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L’accompagnamento alla morte dell’animale con l’aiuto della floriterapia

dr.ssa Antonella Napoli

 

Il medico veterinario, si trova spesso ad affrontare situazioni difficili e dolorose, sia dal punto di vista emotivo che professionale.

Se da un lato l’accompagnamento alla morte, può essere considerato un atto di compassione e di amore che tutela l’animale alleviando le sofferenze; dall’altro lato, bisogna confrontarsi con i sentimenti, le emozioni propri e dei proprietari degli animali. E questo può creare un conflitto principalmente con se stessi, ma anche con i proprietari, che può essere molto faticoso da gestire ed emotivamente doloroso. Provocare la morte di un animale può essere un’esperienza molto difficile, che può portare stress, sovraccarico, ansia, colpa, rabbia.

Il fatto che, anche se si fa parte della professione veterinaria, si possono avere dei dubbi, si può soffrire, è naturale e non bisogna vergognarsene. Bisogna imparare a dire “non lo faccio” nel momento in cui non ce la sentiamo.

Per questo è importante lavorare su se stessi per potere affrontare meglio questo momento, specialmente se c’è una grossa difficoltà.

 

Le difficoltà relative all’eutanasia per il medico veterinario:
  1. il proprio temperamento / carattere
  2. Le reazioni / le emozioni con il proprietario e l’animale stesso
  3. la possibilità di gestire l’ambiente ed i tempi.

Con la floriterapia è possibile sostenere queste difficoltà, senza avere il problema di preoccuparsi per controindicazioni od effetti collaterali o interazioni con altri medicinali o terapia.

  1. il proprio temperamento / carattere

Per lavorare sul proprio temperamento / carattere è utile il repertorio dei Fiori di Bach, dove esistono essenze floreali che lavorano proprio sul tipo caratteristico di personalità, il nostro modo di affrontare il mondo acquisito dall’ambiente e dalla famiglia in cui siamo vissuti, ovvero sull’individualità di ogni persona. Perché ognuno di noi ha delle caratteristiche differenti che ci faranno reagire in modo diverso alla stessa situazione, in questo caso al  mettere in atto una eutanasia.

Per esempio:

  • Chicory, Heather, Centaury sono persone che hanno difficoltà nei distacchi, nelle separazioni che vivono come abbandoni, e hanno più difficoltà, più dolore nel mettere in atto una eutanasia. Sono persone che fanno molta fatica in qualunque tipo di lutto, di morte, di perdita che vivono in modo molto doloroso.
  • Agrimony sono persone che invece anche se non lo danno a vedere esteriormente, sono mediatori, difficilmente esprimono le proprie opinioni, ma in realtà dentro sono tormentate, e non riescono ad imporsi per esempio con il padrone.
  • Mimulus, Rock Rose, Gorse Se si utilizza spesso situazioni di evitamento quando ci sono cose che temiamo, emergono delle paure che possono essere nei confronti del padrone, dello studio, del capo, ecc.
  • Scleranthus Se siamo presi dall’indecisione e un momento pensiamo che quella è la cosa giusta da fare, un altro invece no. Caratterialmente abbiamo molta difficoltà nelle scelte.
  • Cerato Se per decidere abbiamo sempre bisogno del consiglio dell’appoggio di qualcun altro
  • Clematis hanno spesso la testa tra le nuvole e nel momento della difficoltà si rifugiano nella fantasia, cercando di staccarsi dalla realtà troppo dolorosa. Successivamente il dolore della perdita deprime si ripresenta nell’immaginario.
  • Vervain, Rock Water, Vine detestano le ingiustizie, e la questione spesso diventa di principio e sicuramente non si fanno mettere i piedi in testa né si fanno dire che devono o non devono fare.

 

Questo per quello che riguarda il temperamento, carattere.

Ma ci sono emozioni che possono coinvolgere tutti, come per esempio il senso di colpa (utile Pine, Oak, Aspen o Hyssop). Per il dolore e lo shock dopo l’intervento Rock Rose è utile, come Star of Bethlehem per l’elaborazione del lutto, la mancanza di consolazione che fa chiudere in se stessi si pensa che non c’è nessuno può aiutarmi.

Infine non scordiamo l’emozione rabbia che può emergere perché qualche cosa non è andato come volevamo, perché dei clienti fanno delle richieste che vanno contro il benessere dell’animale, ecc. e semmai non possiamo neanche esprimerla. Holly e Willow ci vengono in aiuto.

 

  1. Le reazioni / le emozioni con il proprietario e l’animale stesso.

È necessario avere un forte senso di etica professionale, imparare a comunicare in modo efficace con i proprietari degli animali. Ma è un momento di grande dolore, angoscia e lutto del padrone che bisogna spesso gestire oltre al proprio. In particolar modo se è un animale conosciuto da quando è cucciolo e c’è un certo grado di conoscenza, amicizia, fedeltà con il cliente, oppure quando ci sono animali che hanno un valore molto più profondo per la persona (per esempio il cane di un figlio o di un marito morto).

Nel momento in cui c’è una difficoltà e ci si sente sovraccarichi nel confronto di qualche proprietario, o di qualche animale, piuttosto che arriviamo da una giornata troppo impegnativa, ci può essere utile Walnut per schermarci, Elm per il sovraccarico tra i fiori di Bach o Alpine Mint Bush (essenza australiana) utile per chi riveste un ruolo che implica delle scelte che influenzeranno il benessere o la condizione degli altri. Questo fiore è contenuto in una miscela di fiori australiani, Caregiver che nasce proprio per il burnout, quando il sovraccarico e le troppe emozioni diventano ingestibili, l’occuparsi del benessere e dei bisogni degli animali è troppo diventato faticoso, c’è una compassion fatigue. Questa miscela contiene essenze per ritrovare un po’ di calma in ritmi troppo stressanti, quando ci si sente inondati dalle responsabilità, prosciugati dall’attività di aiuto. Per ritrovare l’empatia e l’intuito verso il paziente, quando viene meno il coraggio di prendere decisioni che coinvolgono il benessere o essendo molto stanchi per turni prolungati o assistenza continua. Aiuta anche nella speranza per il futuro.

Sono tanti i fiori che possono essere utili ai padroni sia nella preparazione al distacco con l’animale che successivamente per la gestione del lutto. Sicuramente Star of Bethlehem per il dolore della notizia che non si può fare più niente per l’animale; Red Chestnut e Bleeding Heart per aiutare nel distacco.

Esiste una miscela già pronta da assumere 4 volte al giorno che si chiama Rinascita (Grief Relief), creata per gestire il lutto ed il dolore di cuore. L’ideale sarebbe aggiungere Red Chestnut e Star of Bethlehem (15 gocce di ogni essenza nella boccetta della miscela). Ma anche solo la miscela già pronta è molto utile per prepararsi alla morte e successivamente gestire il lutto.

Logicamente questa miscela è utile anche al medico veterinario nel momento in cui si sente coinvolto emotivamente con il padrone o con l’animala che semmai si conosce da quando era cucciolo o che è stato seguito in una malattia cronica lunga.

Anche Transition (miscela di fiori Australiani) è un’altra miscela utile per aiutare sia l’animale che il padrone a prepararsi al distacco. Può essere assunta per via orale (7 gocce mattina e sera) sia dalle persone che dagli animali, oppure inserita in un vaporizzatore. Questa è una miscela per i cambiamenti, ma che nasce proprio per il più grande dei cambiamenti che è la morte. Ci sono essenze che sono utili per assistere alla separazione tra corpo fisico ed eterico, guidano nel passaggio, aiutano l’accettazione del cambiamento e diminuiscono le resistenze.

 

  1. La possibilità di gestire l’ambiente ed i tempi.

A livello comportamentale sarebbe molto utile avere un luogo ed una stanza apposita per l’eutanasia o praticarla a casa del paziente. Ma spesso questo non è possibile. Quindi sarebbe ideale cercare di inserire l’eutanasia alla fine della giornata o prima della pausa pranzo, perché in questo modo si ha il tempo di elaborare, senza dovere già pensare ad un paziente successivo. E anche nei confronti dei padroni si può dare un momento in più di tranquillità. Bisogna ricordarsi che è fondamentale prendersi cura di sè stessi dopo aver praticato un’eutanasia. Ognuno di noi sa quello che è meglio fare per “scaricare” la tensione, oltre all’assunzione delle essenze floreali di cui abbiamo già parlato.

 

L’ambiente a livello energetico deve essere preparato prima e durante l’intervento ed alleggerito successivamente.  Esistono delle composizioni pronte spray che si possono spruzzare nell’ambiente molto utili per questa situazione che aiutano l’animale, il padrone ed anche il medico veterinario.

Prima dell’intervento Durante l’intervento Dopo
Conforto per animali (Animal Relief Formula) Transition Pets

(Bush flower Essence)

Forza di recupero

 (Post Trauma Stabilizer)

 

  • CONFORTO PER ANIMALI (Animal Relief Formula, linea Flourish Fiori Californiani FES). Fa parte di una linea di prodotti che sono miscele di essenze floreali in spray e si possono spruzzare nell’ambiente o anche assumere, spruzzandolo in bocca. Contiene essenze utili per le situazioni di emergenza, per calmare l’angoscia, e la paura anche quella trasmessa dall’ambiente e dal dolore delle persone vicine. Diverse essenze per il trauma anche in situazioni in cui viene messa in gioco l’identità e la dignità. Poi ci sono essenze che forniscono nutrimento consolazione, conforto materno, per sentire amore e fiducia e non sentirsi abbandonati.
  • TRANSITION Pets (Bush flower Essence, Fiori australiani), aggiungendo alla miscela già pronta 15 gocce di Angel’s Trumpet e 15 di Aspen. Quando l’animale è sul tavolo, già addormentato, mettere un po’ di gocce sul palmo della mano,  strofinare i palmi e accarezzare l’animale. Come abbiamo visto prima è la miscela per il passaggio dalla vita alla morte e aggiungendo Angel’s Trumpet e Aspen, lavoriamo maggiormente sulla paura della morte e dell’ignoto.
  • FORZA DI RECUPERO (Post Trauma Stabilizer, linea Flourish Fiori Californiani FES ) , contiene oli essenziali quindi è leggermente profumato, ed è composto da essenze che già abbiamo visto in “Conforto per gli animali”, ma in più include fiori per alleggerire il dolore profondo che fa sprofondare “negli inferi” e per trovare una nuova speranza e determinazione. È una miscela che nasce per il disturbo Post Traumatico da Stress ed è molto utile per ripulire l’ambiente dal dolore, dalla paura sia dell’animale che dei proprietari che hanno dato l’ultimo saluto al loro pet.

 

Le miscele già pronte, sono molto pratiche perché più comode da recuperare e sono studiate determinati problemi. Ma ricordatevi che la floriterapia lavora sul singolo. Ognuno di noi, ogni paziente, ogni cliente è diverso ed è questa diversità che fa la differenza anche nella scelta delle essenze più adatte da assumere.

 

Antonella Napoli è Psicologa Clinica che opera nell’ambito del benessere e della salute e  Floriterapeuta. Ha uno studio privato a Milano nei pressi della Stazione Centrale, dove si occupo del benessere di anziani, adulti, adolescenti, donne in gravidanza, in menopausa, persone con problematiche causate dallo stress. Svolge conferenze, seminari e corsi sul Benessere, la Floriterapia, le Tecniche di rilassamento, in varie scuole di Naturopatia e insegna presso l’Università della terza età Ute. Autrice dell’ebook: Come abbassare il volume della paura (Esercizi, strategie e Fiori di Bach per ansia, fobie, paure e panico)